Vipera italiana: è davvero così pericolosa?

Vipera italiana: è davvero così pericolosa? Tutto ciò che devi sapere

Gli animali striscianti, inclusa la vipera italiana, ogni anno vengono uccisi brutalmente dall’uomo in grandissime quantità. Spesso però, in maniera completamente ingiustificata. Se infatti la paura dei serpenti è una cosa che accomuna tantissime persone, purtroppo lo è anche l’ignoranza nel non saper riconoscere quali siano pericolosi e quali innocui.

È molto probabile che la tua paura delle vipere sia stata nutrita dalle tante dicerie e leggende metropolitane che sentiamo raccontare da sempre su questo povero animale. Tra le tante, la storiella delle vipere che vengono lanciate dagli elicotteri per ripopolare i boschi. Oppure il fatto che questo animale si nutra di latte, e provi a rubarlo dalle mammelle degli animali e dal seno delle donne.

In realtà sono tutte bufale. Ora dimentica quello che credevi di sapere sulla vipera italiana. Perché siamo certi che quando avrai finito di leggere questo articolo, la paura che avevi sarà già diminuita di parecchio.

Vipera italiana: come riconoscerla

La verità è che la vipera italiana è prettamente pacifica nei confronti dell’uomo. Infatti sono davvero rarissimi i casi in cui il suo morso si è rivelato letale. Inoltre, sappi che questa è anche una specie protetta in Italia, proprio come tutti i rettili e gli anfibi, per cui ucciderla è vietato.

Riconoscerla poi, non è neanche così difficile. Ha la testa triangolare e a punta, il corpo tozzo e una coda corta che si assottiglia alla fine. Gli occhi sono penetranti, e dotati di pupille verticali molto simili a quelle dei gatti.

In Italia, esistono 5 specie di vipera:

  • Aspide (Vipera Aspis), è il genere più diffuso ed è presente in tutto il territorio italiano, tranne in Sardegna;
  • Marasso (Vipera Berus), presente solo nelle regioni del Nord Italia;
  • Dell’Orsini (Vipera Ursinii), si trova solamente negli Appennini di Abruzzo, Umbria e Marche;
  • Dal Corno (Vipera Ammodytes), diffusa unicamente nel Nord-Est dell’Italia;
  • Dei Walser (Vipera Walser), presente solo a nord di Biella, in Piemonte.

Quanto è pericoloso il veleno?

Tra queste, la specie dalle dimensioni più grandi e il comportamento più aggressivo è il Marasso. Il suo morso può essere molto doloroso per l’uomo, ma molto raramente è letale. Questo perché, nella maggior parte dei casi, la quantità di veleno che inietta questa vipera italiana all’interno del sangue non è sufficiente a provocare la morte di una persona adulta in salute. Gli unici che rischiano parecchio in questo caso sono bambini, anziani e adulti debilitati.

Le altre quattro specie, che si rivelano più pacifiche, si nutrono prevalentemente di piccoli vertebrati, e non hanno alcun interesse per il genere umano. La vipera italiana è un animale selvatico che ama la natura, e che si sposta molto difficilmente dal suo ambiente. Per cui, gli unici incontri possibili con l’uomo avvengono quando egli stesso si introduce nell’habitat dell’animale. E se morde, è solo perché è spaventato. Anche in questo caso però, la dose di veleno è prevalentemente innocua per l’essere umano.  

Morso vipera italiana: come intervenire

Quindi, cosa devi fare se la vipera italiana morde te o qualcuno vicino a te?

  1. Non andare nel panico. Cerca di calmare il ferito e mettilo in posizione supina;
  2. Chiama il 118;
  3. Controlla il battito cardiaco premendo leggermente sul polso, e prova anche a verificare che la respirazione sia regolare;
  4. Copri la persona ferita con una giacca o simile per evitare che il calore corporeo possa disperdersi;
  5. Non incidere la ferita con un coltello e non provare a succhiare il veleno dal sangue (come solitamente prevede l’opinione popolare). Rischieresti solamente di infettare la ferita;
  6. Lava la zona interessata con un po’ di acqua, oppure con acqua ossigenata se presente;
  7. Non mettere del ghiaccio sulla ferita, potresti peggiorare la normale funzione dell’arto;
  8. Esegui un bendaggio compressivo linfostatico, ma solo se sei in grado di farlo;
  9. Attendi l’ambulanza.
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