Cos'è il codice LEI e come richiederlo

Cos’è il codice LEI e come richiederlo

Il codice LEI è un elemento molto importante per il monitoraggio di un’ampia gamma di operazioni finanziarie. Chi sceglie di richiedere il codice LEI vuole farlo con un obiettivo ben preciso. Ecco cosa bisogna fare per condurre in porto un’operazione simile e usufruire di vantaggi economici non di poco conto.

Che cos’è il codice LEI

Prima di scoprire come richiedere il codice LEI (https://italialei.it/), è necessario sapere di cosa si tratti. Si tratta dell’acronimo di Legal Entity Identifier, significato letterale di identificatore di un’entità legale. Entrando nei particolari, stiamo parlando di un codice formato da 20 caratteri, contenenti numeri e lettere. Si basa sullo standard ISO 17442 e consente di visionare in tempo reale tutte le persone giuridiche che prendono parte a una qualsiasi operazione finanziaria, senza lasciare nulla in secondo piano. Dal nome al codice fiscale o partita IVA, dalla sede alla struttura societaria, tutti gli aspetti di una ciascuna persona giuridica sono subito ben visibili. I dati generali sono racchiusi in due livelli. Il primo comprende le informazioni principali sulla persona giuridica, mentre il secondo fornisce informazioni sulla proprietà di ogni entità. Tutti i dati sono inseriti in una directory a livello globale e fanno in modo che ciascun elemento risulti molto più semplice da consultare e comprendere.

Come richiedere il codice LEI con risultati garantiti

La procedura necessaria per la richiesta del codice LEI risulta estremamente semplice. Ogni persona giuridica che deve compiere determinate operazioni è tenuta a effettuare un procedimento di questo tipo, con oltre 100 normative che lo richiedono in maniera espressa od obbligatoria. In qualsiasi caso, bisogna iniziare compilando un’apposita richiesta e inserendo i propri dati anagrafici. Quindi, si prosegue con la stesura di una dichiarazione collegata alla propria struttura societaria. Il percorso va avanti con l’apposizione della firma digitale, seguita dall’invio della pratica da avviare. Questo passaggio va generalmente effettuato mediante PEC, ossia posta elettronica certificata, con firma da parte di un rappresentante della realtà aziendale di competenza. Ora non resta altro da fare che portare a termine il pagamento, che può essere erogato mediante MAV o carta di credito. Tuttavia, prima di richiedere un qualsiasi codice LEI, è necessario verificarne i relativi requisiti. L’operazione può essere compiuta dalle entità appartenenti al Registro delle Imprese, dai fondi di investimento italiano delle società collegate e dai fondi di pensione. La maggior parte dei fondi aziendali italiani è obbligata a rilasciare il reporting. Ad ogni modo, il codice può essere richiesto in prima persona o con l’ausilio di un intermediario, con la firma di una delega.

Perché la richiesta del codice LEI

Un codice LEI può essere richiesto per numerose ragioni. Una persona giuridica può trarre vantaggi non di poco conto da una situazione di questo tipo, con la prospettiva di avere sempre davanti agli occhi le transazioni finanziarie di maggior rilievo. Quando ci si accinge a un importante scambio economico, un simile accorgimento offre un quadro completo e obiettivo della situazione generale. Ed ecco che fare a meno della richiesta del codice LEI appare sempre più complicato per qualsiasi realtà aziendale. Come si può ben notare, la procedura è estremamente semplice e accessibile. Di conseguenza, non ci sono motivi sostanziali per lasciare in secondo piano un’operazione così importante sotto ogni punto di vista.

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