Ripensare la propria impresa attraverso l’ausilio della stampa 3D

Ripensare la propria impresa attraverso l’ausilio della stampa 3D

La produzione additiva si sta facendo strada in diversi settori proponendosi come strumento migliorativo di svariate applicazioni. Secondo uno studio di Businesscoot (agenzia che si occupa di analisi di mercato) la dimensione globale del mercato della stampa 3D è di circa 13,78 miliardi di dollari e può crescere del 20% entro il 2028. Guardando al nostro paese, l’80% delle aziende manifatturiere afferma di utilizzare il 3D in alcune fasi della produzione, il 73% ha cominciato a usare la stampa 3D in-house.

Per “in-house” si intende l’utilizzo di una stampante 3D all’interno della propria azienda, il contrario di affidarsi a un service esterno. Ciò rappresenta un certo tipo di investimento, considerato che il prezzo dei macchinari professionali è piuttosto elevato, per le strumentazioni top di gamma addirittura fuori dalla portata di piccole e medie aziende. Il fatto che molte aziende abbiano scelto di dotare il proprio parco macchine con questa tecnologia racconta bene le prospettive rosee che si prefigurano per la stampa 3D.

Abbracciare la rivoluzione

Portare la propria azienda nella rivoluzione del 3D non è l’operazione più semplice e necessita di una buona programmazione. Non si tratta solo di portare un nuovo macchinario in fabbrica ma anche di avere il personale atto a saperlo gestire. Per questo innanzitutto gli addetti ai lavori, o chiunque abbia già provveduto a questa transizione, consigliano di formare una parte del personale interno. In particolare va scelta una risorsa che verticalizzi le proprie conoscenze sul 3D e che possa quindi gestire al meglio i passi che verranno.

L’investimento nella macchina è secondario e subordinato ad altre scelte di carattere programmatico. È fondamentale rispondere a domande quali: in che modo la produzione additiva riuscirà a portare l’azienda verso gli obiettivi prefissati? Quali sono i prodotti che possono giovare della stampa 3D? Bisogna infatti comprendere che il principio per il quale è nata questa tecnologia non è riprodurre i medesimi oggetti realizzandoli in modo semplicemente diverso (cosa che il 3D riesce perfettamente a fare); è la re-ingegnerizzazione, il pensare a come ottimizzare i design e i processi per realizzarli, lì risiede il vero scopo di questa tecnologia (non a caso la progettazione cad è uno dei servizi di punta offerto dalle migliori factory di stampa in Italia).

I vantaggi della manifattura additiva

Sviluppare un know-how interno spostando delle risorse, ripensare i prodotti e i vari anelli della catena produttiva, investire in nuovi macchinari. Tutto ciò ha un costo e porta in dote un lavoro di una certa complessità, le prestazioni della stampa 3D giustificano questa fatica? Stando ai vantaggi portati da questa tecnologia la risposta non può che essere affermativa.

Tornando all’analisi di Businesscoot risulta che il 77% degli imprenditori (che hanno cominciato a utilizzare la stampa 3D) utilizza la produzione additiva per realizzare i prototipi. Forse si tratta di un utilizzo troppo limitato rispetto alle potenzialità, ma in realtà molto aderente a quello che è effettivamente il campo dove il 3D si esalta di più: la prototipazione rapida, appunto.

Il principale fattore di questo perfetto fit con la realizzazione dei prototipi è il costo di produzione. Con le tecnologie tradizionali il costo pro-capite per creare un oggetto si abbassa con l’aumentare delle unità prodotte. Con la stampa 3D, invece, questo costo resta invariato. Chiaramente ciò rende la produzione additiva più adatta alla stampa di pochi oggetti rispetto a quella di grandi tirature.

Inoltre l’abbattimento dei limiti di progettazione e la velocità di stampa completano le caratteristiche vincenti di questa tecnologia. Con il 3D c’è la possibilità di ripensare il design, rendere più efficiente il funzionamento degli oggetti, utilizzare meno materiale per realizzarli. Se consideriamo poi la velocità dei cicli di stampa, che dipende dalle prestazione del macchinario ma che è mediamente più veloce delle tecnologie canoniche, si comprende facilmente perché la stampa 3D abbia nella prototipazione il principale utilizzo.

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